Descrizione
L’obiettivo e’ in macchina
Ho montato l’obiettivo sia in una Lumix G6 e sia in una Olympus E-M5. L’obiettivo e’ davvero piccolo, potrebbe stare bene anche su una Lumix GM1 o GM5, su una Olympus EP-M1 o su una PEN.
Va detto che sulle Olympus la ghiera dei diaframmi non funziona, il diaframma accetta regolazioni solo dal corpo macchina. Per poter regolare il diaframma a bordo macchina da un corpo macchina Lumix, invece, basta mettere la ghiera dei diaframmi nella modalita’ “A”. Ovviamente e’ molto piu’ comodo selezionare il diaframma con la ghiera a bordo obiettivo. L’ho gia’ detto piu’ volte in questo blog, a me piace molto la scelta di posizionare la ghiera di selezione dei diaframmi sull’obiettivo, aldila’ che tiene impegnata la mano sinistra altrimenti quasi inutile, porta ad una precisa utilita’ che e’ quella di essere gia’ informati dell’apertura selezionata nel momento in cui si piglia la macchina in mano per usarla, gia’ da spenta. Con un colpo d’occhio noti il valore che probabilmente e’ tra i piu’ importanti e devi solo preoccuparti di accendere l’apparecchio e scattare.
La focale, ti offre un angolo di campo di 72 gradi, efficace, ne’ troppo ne’ troppo poco. Il troppo sui grandangoli spettacolarizza le immagini, rendendole spesso “piacione”, il troppo poco non fa vedere abbastanza. Direi che 15mm su micro4/3 e’ perfetto. Le foto “fanno vedere” senza basarsi su artifici ottici per spettacolarizzare e banalizzare i contenuti.
Del resto i grandi fotografi come Bresson usavano queste focali, basavano molto spesso il loro lavori sui contenuti, riprendendo le scene con ottime ottiche ma senza rendere bizzarro e travolgente cio’ “che vedevano” in quanto il loro pubblico non si soffermava sullo “wow” ma era dedito alla riflessione. Adoro pure realizzare scatti con questa focale in quanto assumono spesso un valore documentativo, a distanza di tempo una foto realizzata con queste focali fa vedere senza alterazioni com’era il territorio, com’era una piazza o una costruzione. Non vorrei apparire esagerato ma la fotografia nobile e’ rappresentata da queste focali.
Accendo la Panasonic Lumix G6, la macchina con questo obiettivo appare docile, bilanciata, come dicevo precedentemente l’obiettivo non stonerebbe nemmeno su una macchina minuta. Secondo i miei canoni pero’ sempre con il mirino. La focale permette inquadrature veloci e grazie alla bolla sempre rigorosamente dritte in quanto con questa focale con gli orizzonti non si deve scherzare.
Velocita’ di messa a fuoco e prestazioni
La distanza di messa a fuoco minima e’ di 20cm, una distanza soddisfacente per effettuare riprese suggestive e valorizzare lo sfuocato. La messa a fuoco e’ sempre pronta, precisa e vigorosa. Certamente le caratteristiche dell’obiettivo non offrono corse lunghe di messa a fuoco, quindi l’obiettivo trae vantaggio da un “vincere facile”. La messa a fuoco e’ perfettamente silenziosa ma non stiamo parlando comunque di un obiettivo rumoroso anche se c’e’ da dire che nel momento in cui accendi la Lumix G6, in concomitanza dell’azionamento della leva di accensione, si nota un rumore secco, non fastidioso ma presente, sono le lamelle del diaframma che si aprono in maniera secca e perentoria. Devo dire che questo lo scrivo per dovere di cronaca ma francamente non lo vedo come un problema.
Vignettatura
Alla massima apertura la vignettatura e’ presente in maniera vistosa, a F2.2 la situazione migliora e a F2.8 si vede appena e a F4.0 scompare. Se basiamo la nostra scelta del grandangolo in base a questo direi che probabilmente non ci siamo ad aperture estreme, personalmente e’ un effetto che non ha un peso che mi disturba e poi l’ho eliminato facilmente in postproduzione con LightRoom.
Ad ogni modo ecco le mie classiche foto su una superficie bianca, naturalmente senza nessun tipo di correzione.
Nitidezza
La nitidezza e’ notevole, anche qui stesso discorso del Lumix 42,5mm, i tecnici di Panasonic hanno curato questa caratteristica che pone il suo top a F4.0 mantenendo sempre valori rispettabili sia al centro dell’immagine sia ai bordi. In effetti su questo obiettivo e’ proprio questo che sorprende ossia il fatto di avere una nitidezza sostenuta anche ai bordi e anche a diaframmi ben aperti.
Personalmente userei questa ottica alla massima luminosita’ con oggetti vicini per risaltare gli ottimi sfuocati che contrastano con i soggetti nitidi, per il resto chiuderei a F5.6 o a F8 e ci farei di tutto. In post produzione le foto si presentano gia’ pronte praticamente, se si sceglie la spettacolarizzazione si possono saturare i colori e dare le dominanti che sono moderne adesso ma per la nitidezza io lascerei cosi’ com’e’. Segue una foto con relativo crop 100% che include una zona a fuoco e una sfuocata alla massima apertura.
Ho notato qualche flare giocando in controluce, ma mai gravi, e veramente incredibile e’ la quantita’ di aberrazioni cromatiche che sono veramente contenute, forse per merito di quei tre elementi ASPH contenuti. Giocando con i controluce ho notato un’altra cosa, molto positiva, la tenuta dei tratti nitidi sul fotogramma anche in presenza di luce accecante. Questa la fa essere una “lente da strada”, dove per avere una foto si e’ anche in grado di strapazzare le scene e scattare in qualsiasi condizione di luce.
Direi che in questo caso il Panasonic LUMIX G Leica DG Summilux 15mm f/1.7 ASPH fa capire le vere differenze tra uno zoom economico e un’ ottica fissa ben realizzata. Sono cose che mi gasano e che mi farebbero sempre utilizzare un fisso di qualita’ in ogni evenienza.
Distorsione
Non ho rilevato le distorsioni piuttosto pronunciate di cui il WEB parla. Ho controllato pure se la macchina le corregge e francamente sia il RAW che il jpg erano perfetti. Ho insistito su questo fronte, alcune reviews straniere lo danno come difetto di questa ottica, ma non ho potuto notarle in nessun modo, forse servono mezzi di laboratorio per percepirle e detto questo mi chiedo ancora una volta che senso hanno questi test dato che poi il fotografo fa le foto come le ho fatte io, non certo con gli strumenti di misura.
Bokeh e sfuocato
Potrei riscrivere quello che ho scritto per la prova del Panasonic LUMIX G Leica DG Nocticron 42.5mm f/1.2 ASPH Power OIS. Va detto che qui siamo di fronte ad un grandangolo e quindi lo sfuocato e’ piu’ difficile da replicare, tuttavia con soggetti vicini e “sparando” a F1.7 il piccolino mette fuori i muscoli, la sua incisione nelle zone a fuoco e’ favolosa, lo sfuocato e’ al naturale, senza artifici, sembra lo sfuocato di certe ottiche passate alla storia.
Ovvio che siamo in ambito di gusti e io quindi vi passo direttamente le foto cosi’ potrete dare un giudizio.
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